Non riesco a fermarmi e, nutrito del ritmo dei venti africani, nel ’76, insieme al mio produttore esecutivo Corrado Bacchelli, intraprendo il mio primo viaggio transoceanico verso l’America del Nord, prima N.Y. tappa d’obbligo, e poi la West Coast.
A San Francisco registro con una band “fusion” il mio quarto album “Sienteme it’s time to land” (EMI 1976)” interamente cantato in inglese, eccetto Sienteme, che scrivo e canto in dialetto napoletano.
La band americana mi segue in tour per una serie di concerti in Italia, arrangiati da Mark Isham, noto compositore americano di musiche per film.
Finito il tour mi trasferisco a Los Angeles, California, dove risiedo per 5 anni e dove registro i miei 3 albums più popolari: “Figli delle Stelle” (EMI 1977), la cui hit “Figli delle Stelle” esprime un cambio di costume e stile di vita in Italia e nel mondo, e successivamente “L.A.&N.Y” (EMI 1979)
e “Di Notte” (EMI 1980), realizzati con la produzione del leggendario chitarrista e produttore californiano Jay Graydon e si avvalgono della partecipazione del pianista David Foster.
Nel ’79 “Tu sei l’unica donna per me” dall’album “L.A.N.Y.” arriva ai primi posti in classifica in Italia, Germania, Svizzera e Scandinavia, vincendo all’arena di Verona il Festival Bar.
Un anno dopo “Non so che darei” dell’album “Di Notte” rappresenta l’Italia all’Eurovision Festival classificandosi terzo.
Nel 1982 Il singolo “La strada brucia” realizzato tra L.A. e Londra e poi l’album “Angeli di strada” (RICORDI 1982) registrato in Islanda, esprimono il mio rifiuto a essere confinato entro certi modelli di mercato ed inizio a riconoscermi come un “outsider visionario” che vuole continuare ad esplorare dimensioni di vita diverse seguendo il flusso della propria creatività. Come outsider la musica per me è sempre stata ed è tuttora un fatto esistenziale.
Alcuni anni dopo l’incontro con il “Vero Buddismo di Nichiren Daishonin” è l’inizio della mia rivoluzione umana, che si materializza nel mistico album “Bonno Soku Bodai” (WEA 1986).
Contemporaneamente in quegli anni mi metto a studiare sceneggiatura americana e ne scrivo una dal titolo Mirai dove racconto una storia tra fantasia, scienza e misticismo.
L’esperienza mi serve per cambiare aria e riallenarmi a scrivere.
E nel 1992 ritorno in studio, di nuovo a Londra, dove realizzo insieme al mio editore Toni Verona, un album dal titolo “Radici” (DSB 1992), una “London Version” dei miei brani più famosi arrangiati da Matteo Saggese, con il quale scrivo due inediti “Vola” e “Esisiti tu”.
Fa seguito un periodo di viaggi, tra le riserve della Tanzania e i vulcani dei Caraibi.